Postura e visione
Il 10 giugno 2023 si è svolto il congresso di Posturologia del CIES in occasione del ventennale della fondazione.
Uno dei temi centrali è stato quello del rapporto tra visione e postura.
Numerosi relatori di differenti discipline, odontoiatri, osteopati, fisiatri, ortopedici, hanno evidenziato, ognuno per la propria competenza, la stretta interconnessione del canale visivo con i vari distretti corporei.
In sintesi
possiamo evidenziare le strutture che mostrano un significativo collegamento con il sistema visivo:
- Il sistema vestibolare, responsabile dell'equilibrio e della coordinazione del movimento oculare durante i movimenti del capo.
- L'appoggio plantare che determina le modalità di mantenimento dell'equilibrio in posizione eretta.
- L'occlusione della mandibola, che incide sulla postura attraverso i movimenti compensatori del capo che induce.
- La propriocezione, la percezione dello stato di contrazione dei propri muscoli, necessaria per integrare il controllo sulla postura.
Il mantenimento di una corretta postura si avvale dell'integrazione delle informazioni provenienti da tutti questi distretti. In molte situazioni la visione risulta prioritaria e molti problemi posturali sono riconducibili a disturbi visivi.
Andiamo dai piccoli compensi indotti dalle forie, soprattutto verticali, ma in grado di produrre anche sintomatologie dolorose fino alla PAC Posizione Anomala del Capo, una marcata rotazione, inclinazione o elevazione della testa, che si osserva spesso in alcune forme di strabismo.
Anche in condizioni non patologiche la visione incide sulla postura. Si è osservato che durante i movimenti saccadici rapidi avvengono delle oscillazioni del corpo. Persino la fissazione statica senza una corretta focalizzazione su un oggetto a distanza produce alterazioni della postura
Gli effetti della visione si riflettono ovviamente non solo sulla postura ma anche sugli altri sistemi collegati indicati precedentemente. L'esempio classico è quello dell'effetto di vertigine che si può provare a volte nel momento in cui cambiamo la nostra correzione oftalmica.
Credits to Alessandra Loreti