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Mal di testa?

E se la causa del mal di testa dipendesse dalla vista?

Il mal di testa è un problema che affligge molte persone e in alcuni casi rappresenta un’importante limitazione giungendo fino ad impedire le normali attività quotidiane.

Il mal di testa è un sintomo aspecifico in quanto può essere provocato da numerose cause differenti. Tra queste un ruolo rilevante lo svolgono alcuni problemi visivi.

Adesso ne esamineremo alcune iniziando con l’ipermetropia. Questa viene considerata una condizione fisiologica e ottimale in quanto gli ipermetropi hanno un visus nella norma. Tuttavia la presenza di ipermetropia costringe il nostro sistema visivo ad effettuare un costante sforzo accomodativo per mantenere nitide le immagini da lontano. Questa accomodazione è involontaria ed è indotta dallo sfocamento percepito, una sorta di autofocus automatico. Mantenere costantemente la muscolatura in contrazione può portare ad una sensazione di affaticamento e, quando l’ipermetropia è più alta, può dare anche una sensazione dolorosa localizzata intorno agli occhi.

Ma non è solo questo sforzo che produce il mal di testa, il processo è più complesso. L’accomodazione fisiologicamente si sviluppa per consentire la visione nitida da vicino e non per autocorreggere l’ipermetropia. Per questo motivo ogni volta che si attiva l’accomodazione avviene simultaneamente anche un movimento di convergenza degli occhi per guardare l’oggetto che abbiamo a distanza ravvicinata. I due processi sono sincronizzati per cui ad una certa accomodazione corrisponde una definita convergenza. Quindi più l’oggetto che fissiamo è vicino più accomodazione e convergenza sono richieste. Ma nell’ipermetrope che deve guardare da lontano questa sinergia non risulterebbe funzionale poiché in questa situazione serve solo l’accomodazione. Uno stimolo a convergere si attiva ugualmente, con la contrazione dei muscoli mediali, ma ciò porterebbe ad una visione doppia. Il sistema visivo, allora, attiva una compensazione contraendo i muscoli laterali.

Ora la visione è singola, nitida e perfettamente a fuoco ma i muscoli oculari sono in contrazione. Se l’ipermetropia è lieve questa minima attività muscolare è ben tollerata e la persona non prova fastidi. Ma se l’ipermetropia è maggiore o se il processo di mantenimento dell’allineamento binoculare non è ben equilibrato insorgono i fastidi che molti conoscono.
 

In questi casi il mal di testa si localizza sulle tempie o sulla zona centrale della fronte. Effetti simili a quelli che sono stati indicati si possono verificare anche quando c’è una variazione dell’ipermetropia. Anche il semplice cambio di occhiale può dare fastidi simili ma questi si risolvono usualmente in modo rapido. Per questo l’occhiale deve essere corretto come potere e centratura.

Avere una visione nitida a distanza non è quindi sufficiente per escludere una causa visiva dei propri mal di testa. Esistono specifici test che gli specialisti possono somministrare per verificare l’eventuale origine visiva di questi problemi.

L’ipermetropia alta o scompensata non è l’unica possibile causa visiva di mal di testa. In un prossimo articolo parleremo di altri problemi legati al sistema visivo che possono indurre cefalee o cervicalgie.

 

 


Fonte "Dott. Marco Orlandi", psicologo, optometrista.
Marco Orlandi, dopo il diploma di ottico e la successiva qualifica in optomentria, apre un’attività commerciale nel centro storico di Roma. Successivamente si laurea in psicologia sperimentale ed approfondisce le tematiche delle funzioni percettive, soprattutto dell’età evolutiva. È stato relatore in numerosi congressi di neuropsicologia ad ha svolto attività di docente sia presso le Università della Sapienza, Tor Vergata, LUMSA. È stato anche docente presso numerosi corsi ECM in Italia. Per conto di primarie aziende oftalmiche ha tenuto seminari sulle tematiche della visione. Svolge attività clinica presso il Centro Ricerche sulla Visione che ha fondato nel 2008 proprio per trasferire nella ricerca le proprie esperienze con i pazienti.


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